LA POLITICA TACE SUL CARCERE. A POGGIOREALE C’È UN DETENUTO CHE HA 91 ANNI

Io ho molti dubbi e qualche ragionevole certezza, per una giustizia di riconciliazione, di speranza, di porte aperte. Questa non è utopia. Si può fare. Siamo sicuri che l’esigenza di giustizia della vittima consista nella condanna del responsabile, magari addirittura dopo che la vittima ha smesso di soffrire per il male subìto? Non vorrei che con il termine esigenza di giustizia si alludesse invece al desiderio di vendetta. Vorrebbe dire che qualche migliaio di anni, trascorsi dal codice di Hammurabi che aveva introdotto la regola “occhio per occhio, dente per dente”, sia passato invano. Le pene alternative? Il carcere è criminogeno. Applicare la Costituzione. La politica pensi al senso del suo ruolo, non al consenso. I valori, i diritti non sono soggetti ai sondaggi. Garantire il dolore delle vittime, certo, ma garantire anche il diritto alla vita, alla salute e alla dignità minima dei detenuti. Se vogliamo sicurezza dobbiamo garantire la dignità di tutti. Chi ha veramente paura della rieducazione e dell’inclusione Sociale ?  Perchè la politica non mette in campo interventi mirati ed efficaci? I diritti generano diritti.

Potrebbe piacerti...