NELL’ITALIA TRIPOLARE,NEL VOTO LOCALE,IL FUTURO DEI PARTITI.

I “saputelli” di turno, i politici “sonnambuli e in fuga dalla realtà, invece di parlare delle amministrative, dei problemi delle città, della sconnessione tra politica e società, con un voto a dispetto,spostano l’attenzione e domenica pensano di dare una spallata al Governo Renzi. Dalle urne usciranno le città e i sindaci che vogliamo. Trasporti, politiche sociali, scuole, asili nido, raccolta dei rifiuti, turismo, abitazioni, servizi,  ci portano nel cuore della vita quotidiana, dove il rapporto tra i cittadini e le istituzioni viene percepito nella sua materialità. Viviamo in una Italia tripolare e queste amministrative saranno un test per valutare, accanto all’astensione, quanto ciò sia vero anche nel governo delle città, quanto i tre blocchi che esistono in Parlamento abbiano una loro forza, una loro efficacia anche a livello locale. Nelle urne per le città c’è anche il futuro dei partiti e il rinnovamento del Partito Democratico.

Ma chi cerca la polemica o chi la cavalca, fuori e dentro il Pd, piglia lucciole per lanterne. Dopo nel PD si discuterà di tutto, anche delle sconfitte, ma fino a domenica conta solo conquistare un voto in più.

Anche un singolo voto di più. Il resto è commentare la partita prima che si giochi. Non è solo noioso. E’ inutile. Certo una democrazia senza classe dirigente non è grado di proteggere se stessa.

Ma anche Luigi De Magistris,in zona cesarini,finisce male la sua campagna elettorale.

Lunedì presenterò un progetto politico forte, un movimento nazionale di liberazione del popolo“. Esce allo scoperto Luigi de Magistris che a pochi giorni dal voto svela che non si occuperà solamente di amministrare Napoli ma anche di un progetto di più ampio respiro. “Anticipo – riferisce il sindaco uscente al quotidiano cattolico Avvenire – che Napoli città autonoma sarà un modello europeo per i popoli e i territori che vogliono auto-determinarsi contro oligarchie e tecnocrazie. Vogliamo costruire l’Europa partendo dal basso. E in Italia aggregheremo chi dice ‘no’ a progetti centralisti e autoritari che il Paese ha già conosciuto”. Insomma vince De Magistris candidato premier ,una sorta di Ingroia due,ma perde la città di Napoli.

Lo sfidante Gianni Lettieri,con la sua città popolare, ha regalato la stoccata finale:”La giunta delle mani pulite sembra la banda delle coscienze sporche.”

Provincia di Napoli. Ma il duello per Napoli non sarà l’unico ballottaggio in Campania, sono ben 14 i comuni in cui due candidati si contenderanno la poltrona di sindaco e 8 di questi si trovano in provincia di Napoli. Tra questi spiccano i duelli di Casoria, in cui Santillo con il 38% è in vantaggio sul candidato del Pd Fuccio che si è attestato al 30% e la sfida di Castellammare che è molto simile a quella di Napoli: Pannullo (Pd) con il 41% di preferenza è nettamente avanti rispetto al candidato di Forza Italia Cimmino fermo al 26%. Al voto anche Frattaminore, Gragnano, Poggiomarino, Volla e Vico Equense.

Provincia di Caserta. Nel casertano sono quattro i comuni che andranno a ballottaggio. Caserta sembra essere il teatro della sfida più scontata: il candidato Pd Carlo Marino con il 45% è nettamente avanti rispetto a al candidato di centro destra Riccardo Ventre fermo al 19%. Finale più incerto invece ad Aversa dove con il 39% Domenico De Cristoforo si gioca la poltrona di sindaco con Villano del Pd che insegue con il 34% di preferenze. Si vota anche a Marcianise e Sessa Aurunca.

Benevento. Tra i capoluoghi di provincia anche Benevento avrà bisogno del secondo turno per sapere chi sarà il nuovo sindaco. La sfida è forse la più incerta della regione, entrambi i candidati sono appaiati al 33%: Clemente Mastella è avanti di un pugno di voti rispetto al candidato del Pd Raffaele Del Vecchio. Quest’ultimo ha fatto accordi e apparentamenti.

Penso che ci sarà un vincitore per 200/230 voti,insomma sul filo di lana!

In provincia di Salerno si voterà nel comune di Battipaglia.

Le votazioni si terranno domenica 19 giugno, i seggi saranno aperti dalle 7.00 alle 23.00.Possono andare a votare anche coloro che non si sono recati al voto al primo turno. Lo spoglio avverrà subito dopo la chiusura delle urne.

 

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