Cultura

Freddie Mercury: 30 anni dalla morte di un grande artista

È andato in onda su Rai1 il film “Bohemian Rhapsody”, che racconta la storia dei Queen e celebra il cantante Freddie Mercury.

Con un miliardo di incassi e quattro Oscar, la storia narra gli esordi della band, il loro lavoro insieme e si concentra sulla figura di Freddie, il frontman più trasgressivo che la musica abbia mai visto.

Sfrontato ed esibizionista, il cantautore è stato una leggenda, creando, insieme a Brian May, John Deacon e Roger Taylor, molto più di una band, quasi una famiglia.

Il singolo più discusso

“Bohemian Rhapsody”, il famoso singolo e titolo del film, fu molto criticato inizialmente e poco sostenuto perché andava a riunire il rock al genere lirico. Freddie e la sua band si impegnarono affinché riuscisse ad essere la prima canzone dell’album.

Fonte deejay.it

Nel 1975 uscì il brano con una durata di 6 minuti e una grande complessità nelle parole: “Galileo figaro Magnifico“, “Bismillah!”.

Il significato del testo è ancora ignoto. Roger Taylor ha affermato che: “Si spiega da sè”, e Brian May: “Freddie è sempre stato molto riservato sulla sua infanzia ma c’è molto di se stesso e delle sue origini in quella canzone. Non credo sapremo mai quale sia il suo significato, ma anche se lo sapessi, non lo direi”.

Altri successi hanno accompagnato la carriera della band, quali “We will rock you”, “I Want to break free”, “Somebody to love”.

Purtroppo Freddie morì a soli 45 anni stroncato dall’Aids, che a quei tempi era fatale. L’inimitabile perfromer verrà sempre ricordato da tutti per il suo spirito ribelle e la voglia di andare controcorrente.

Dopo la sua morte fu fondata “The Mercury Phoenix Trust”, un’associazione voluta dai Queen che cerca di combattere l’Aids nel mondo.

Possibile sequel del film

Prossimo progetto della band è la realizzazione di “Bohemian Rhapsody 2”, sequel del primo con la trama ancora incerta.

Brian May in una diretta: “Ovviamente è dura dare un seguito al primo film, dato che nessuno di noi pensava che sarebbe stato un fenomeno di questa portata. Abbiamo messo cuore e anima per farlo e nessuno poteva aspettarsi che fosse un successo alla Via col Vento. Però è vero, stiamo considerando l’ipotesi che un seguito possa esserci, ma dobbiamo avere una grande sceneggiatura e ci vorrà un po’ per tirarla fuori.”, concludendo: “Ci sono un milione di cose nella nostra carriera che non è stato possibile mostrare nel film perché, per forza di cose, doveva essere semplificato per renderlo scorrevole. Però non pensiamo davvero che ci sia un altro film lì: dovremmo cercare altrove.”

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