Cultura

Giornata nazionale del Fiocchetto lilla: tutti contro i DCA

Oggi è la Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, contro i DCA /disturbi del comportamento alimentare).

Questi si riferiscono ad anoressia, bulimia, ortoressia ecc. e affliggono maggiormente i giovani, in particolare le ragazze. Alla fonte di queste problematiche ci sono, quasi sempre, difficoltà psicologiche legate agli stereotipi sociali.

Secondo i dati, in Italia 3 milioni di adolescenti soffrono di DCA.

La Giornata è stata istituita nel 2022 da “Mi Nutro di Vita”, associazione no profit che si occupa di “divulgare e informare sui disturbi del comportamento alimentare; favorire i contatti fra associazioni di scopo similare al fine di creare una rete di collaborazione, confronto sull’argomento; favorire la libera espressione ed il dibattito sull’argomento tra individui e nelle famiglie; creare, quando possibile, attività ricreative alternative ai fenomeni o alle attività di massa che creano dipendenza o distorsione della realtà, per offrire alternative e creare consapevolezza”, come si legge dal sito web.

La necessità di fondare questo giorno deriva da un evento drammatico. Il 15 marzo del 2011 una ragazza, Giulia Tavilla, muore a causa di un DCA. Il padre, Stefano, vuole fare qualcosa di concreto per ricordarla e così organizza un evento sportivo.

Dopo un mese e mezzo nasce la prima manifestazione, il “mini-trail di Santa Croce”, insieme al Trail di Santa Croce.

Nel 2012 è stata presentata al Parlamento la richiesta di istituire la Giornata del Fiocchetto lilla.

Molte volte risulta difficile riconoscere le persone che sono affette da queste patologie poichè tendono a nasconderlo bene. Una patologia molto comune è l’anoressia o anche la bulimia, ma l’obesità si classifica anch’essa nei DCA.

Tali disturbi possono compromettere l’organismo dell’individuo come la perdita veloce di peso, l’aumento, l’assenza di mestruazioni. Psicologicamente, chi ne soffre, appare provato, nervoso e tende ad isolarsi dal gruppo.

La società moderna, ricca di stereotipi di genere e fisici, non aiuta minimamente i giovani, soprattutto le ragazze. E’ necessario aiutare gli adolescenti ad accettarsi ed amare il proprio corpo, solo così si potranno evitare altre morti dovute ai DCA.

 

 

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