Economia e Welfare

I garanti dei detenuti, contrari a apertura nuovi Cpr

`Rispetto presunzione minore età,garanzia 5000 euro discrimina` (ANSA) – ROMA, 29 SET – La Conferenza dei garanti territoriali – di regioni, province e comuni – delle persone private della libertà, hanno espresso 20 osservazioni e richieste sul tema dei migranti e fatto proprie le osservazioni del garante nazionale delle persone detenute e quelle della garante nazionale dell`infanzia e dell`adolescenza sulla necessità di rispettare il principio di presunzione di minore età per i migranti. L`approccio emergenziale utilizzato dal Governo sui migranti “appare immotivato, non potendosi qualificare né l`immigrazione tramite le rotte marittime e quella dei Balcani né la delinquenza minorile quali fatti nuovi, inaspettati o imprevisti nella quantità e nella qualità” è quanto affermano in un ordine del giorno, approvato dall`assemblea riunitasi oggi a Roma. Per i Garanti territoriali, l`enfasi sui rimpatri appare di fatto immotivata, il sistema dei rimpatri è inefficace, e la richiesta di una garanzia pari a poco meno di 5.000 euro per non essere trattenuti nel Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) “introduce una discriminazione fattuale di tipo censuario tra i migranti”. “Il piano di apertura di ulteriori Cpr – si legge nell`ordine del giorno – e la dilatazione del tempo massimo di trattenimento (che passa da 4 mesi e mezzo a 18 mesi) rischia di rendere la detenzione amministrativa un fenomeno di dimensioni sempre più rilevanti”. “È necessario che – viene spiegato – regioni, province, città metropolitane e comuni aggiornino la propria normativa, uniformandola a quelle che prevedono la competenza dei garanti territoriali in materia di Cpr”. Infine, la Conferenza dei garanti territoriali “fa proprie le osservazioni della Garante nazionale dell`infanzia e dell`adolescenza espresse il 27 settembre nel corso della presentazione al Parlamento delle proprie attività, ed in particolare sulla necessità di rispettare il principio di presunzione di minore età, viste le difficoltà a procurarsi i documenti all`arrivo in Italia sulla necessità di strutture ad hoc differenti da quelle degli adulti, ed infine sull`importanza di “mettere i diritti di bambini e ragazzi al centro delle politiche pubbliche”. (ANSA).

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