Officina delle idee

Il best seller di Natale

La strenna più ambita per le prossime festività natalizie si preannuncia il prossimo libro di Achille della Ragione (il 113°) “Da Puteoli a Pozzuoli, una storia gloriosa”, dotato di centinaia di foto, quasi tutte a colori ed in gran parte inedite, che sarà pubblicato da una importante editore: Clean, il quale conta di distribuirlo in tutte le librerie italiane. L’attesa è spasmodica ed in attesa di poterlo leggere ne anticipiamo la prefazione ed alcune foto.

Elvira Brunetti

                                            Prefazione

Questo libro vuole essere un doveroso omaggio ad una piccola grande città dal glorioso passato e da un futuro potenzialmente esaltante, se si punterà ad incrementare il turismo, avido di monumenti e bellezze naturali ed in grado di apportare cospicui benefici economici.

Sin dal titolo: “Da Puteoli a Pozzuoli, una storia gloriosa” si intuisce lo spirito del volume, che vuole raccontare lo svolgersi degli avvenimenti lungo un percorso temporale di 2000 anni, da quando la città possedeva uno dei porti più importanti del Mediterraneo, per il quale transitavano le merci destinate a rifornire l’impero romano al culmine della sua potenza, fino al periodo in cui lungo la costa si insediarono industrie di importanza europea, senza mai dimenticare una vocazione locale ancora in essere: la pesca.

Alcuni capitoli sono stati dedicati ad illustrare i collegamenti terrestri con Napoli, tra cui la mitica via Antiniana e naturalmente una parte rilevante è stata dedicata ad importanti attrazioni turistiche dall’Anfiteatro Flavio al Serapeo, dalla Solfatara al Rione Terra, dove è dislocata la celebre Cattedrale, nella quale si possono ammirare i più celebri pittori del Seicento napoletano: Artemisia Gentileschi, Lanfranco, Finoglio, i fratelli Fracanzano, Stanzione e tanti altri.

Tra i puteolani illustri abbiamo scelto un artista del pennello: Giacinto Diano ed una star internazionale del cinema Sofia Loren.

In conclusione un accenno alle tradizioni popolari ed al dialetto, che costituisce un interessante fossile antropologico parlato oramai solo dagli anziani e dai pescatori.

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