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La TRAP, Sfera Ebbasta e la loro influenza sui giovani.

E’ il momento della TRAP. Ma esattamente di cosa parliamo? Cos’è questa TRAP che sta letteralmente invadendo la vita delle nuove generazioni?

La TRAP nasce negli anni 90’ nel sud degli Stati Uniti, prende il nome da “Trap House” (edificio abbandonato), dove gli spacciatori afroamericani utilizzavano lo spazio per cucinare e spacciare la droga.

Esiste il Rap ed esiste la Trap, cambia poco? Forse si. O forse no. Bisognerebbe chiederlo a quella schiera di ragazzi degli anni 90’ che stanno “imponendo” questo genere in Italia. Cosa cambia? Gli argomenti sono quasi gli stessi: droga, vita da strada e voglia  di diventare qualcuno; i suoni no.  Suoni che nascono davanti ad un Pc, voce filtrata dall’autotune e assenza di strumenti come spiega il beat maker milanese Charlie Charles : “ La Trap è un ramo del Rap. Non sono antimusicale, ma io non suono strumenti, suono il Pc.”

Ma chi c’è a capo di questa rivoluzione nel mondo della musica?

Uno su tutti, SFERA EBBASTA. All’anagrafe Gionata Boschetti, ciuffo rosso e rime cattive. Conta milioni e milioni di views su Youtube. E’ l’unico artista italiano insieme a GUE PEQUENO ad avere un contratto con la casa discografica americana DefJam.  E’ diventato un idolo per i giovani affascinati da questa cultura ed attraverso foto, look e modi di fare cercano in ogni modo di emulare il personaggio interpretato da Gionata. Ma sfera Ebbasta è solo un personaggio oppure no?

Davvero fa’ uso della Codeina, quella Droga di cui parla nelle canzoni?

“Posso solo dire che a chi mi chiede l’autografo sulla bottiglia di Codeina o sulle cartine sconsiglio uso e abuso. I cattivi esempi li ho visti nei TG, no nelle canzoni.” Così si “discolpa” il ragazzo di Cinisello Balsamo.

Il problema è alla radice, un ragazzino di 12-13 (periodo della vita in cui sei più influenzabile)  guarda cosa fa SFERA EBBASTA. Non guarda i sacrifici del ragazzo che gli hanno permesso di fare quel che fa’. Un ragazzino guarda quello che ora ostenta Sfera Ebbasta, l’oro che indossa, i tatoo e le belle macchine cercando di emulare a tutti i costi.

La trap quindi cos’è? E’ il riassunto del disagio, usa parole che servono a rimarcare il vuoto che i giovani si trovano costretti a vivere quotidianamente. Vive nella superficialità.  E’ comunque accostata al volersi ribellare al “vecchio”, un desiderio di cambiamento che vive nell’anima di ogni giovane.

Ma allora copiare Sfera, Izi e Ghali ed alcuni veterani del Rap Italiano  come Gue e Marra che si sono avvicinati a questo genere è sbagliato oppure no?

Per il momento questi ragazzi hanno imposto un nuovo genere musicale nella mente dei ragazzi, la denuncia del disagio e la voglia di riscatto sociale. Quel che fanno nella vita privata è un problema esclusivamente loro. Bisogna guardare quel che hanno fatto, non come spendono i soldi che ora stanno guadagnando.

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