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L’ASSOCIAZIONE LA MANSARDA REGALA UNA GIORNATA INDIMENTICABILE PER I DETENUTI DEL REPARTO ARTICOLAZIONE PSICHIATRICA DEL CARCERE DI SECONDIGLIANO

Sabato 9 Marzo 2019, giornata da ricordare per i 5 detenuti del carcere di Secondigliano, Gennaro, Pasquale, Keita, Sami e Davide, appartenenti al reparto di articolazione psichiatrica, che hanno vissuto una giornata ricca di svago.
Infatti a costoro è stato concesso un permesso speciale per riassaporare la libertà per un giorno, chiesto dall’ Associazione Onlus “La Mansarda”, il cui presidente è Samuele Ciambriello. Questa associazione si occupa di carcere da più di vent’anni, sempre gratuitamente e con iniziative settimanali.
Ciambriello,che da un anno è garante campano dei detenuti, accoglie sorridente i 5 reclusi, e per regalargli momenti di gioia sin dalle prime luci del mattino li ha accompagnati con mezzi propri a fare una passeggiata sull’incantevole lungomare di Napoli.
Successivamente, alle ore 14.00, ha offerto la possibilità a questi ragazzi di riassaporare dopo i pasti serviti in galera, una pizza, nella Pizzeria Fiore Bianco, situata a Via Arenaccia.
Sui volti dei detenuti raffioravano sorrisi, molti sono stati gli argomenti di confronto tra loro ed i volontari che lavorano per l’Associazione La Mansarda.
Numerose sono infatti le iniziative che quest’ultima propone a beneficio dei detenuti, è da 3 anni che lavorano senza sosta su tutti e tre i reparti del carcere di Secondigliano: per quanto riguarda il reparto Mediterraneo, dove vi alloggiano i detenuti comuni, sono stati realizzati diversi progetti di Fim Therapy e di Teatro, culminati anche in una rappresentazione della celebre opera “Il Ciclope” di Euripide in chiave satirica. Da annoverare il progetto artistico “Colori dell’Anima” che porterà alla creazione di un murales sulle mura del reparto, senza dimenticarci di iniziative sportive come quella del “Diamo un calcio all’indifferenza”.
Per il reparto di Alta sicurezza è invece in corso l’iniziativa “Scrittura dal carcere”, nella quale le voci dei detenuti accusati di associazione camorristica trovano spazio anche su tematiche sociali di un certo spessore.
Infine a beneficio del Reparto di Articolazione Psichiatrica sono previste delle attività di svago a livello di manipolazione, grazie all’utilizzo di materiali da riciclo, finalizzati alla creazione di strumenti musicali per degli spettacoli, oltre ad uscite periodiche dalla struttura penitenziaria.
A parlare è ,durante il pranzo, una dei tanti volontari dell’ Associazione, Maria Meola, che dichiara “ Fare attività in carcere serve realmente, per poter dare una prospettiva diversa. Mi piace vedere il progetto in carcere come il tendere una mano a coloro che in passato non l’hanno ricevuta. Allo stesso tempo credo che offrire loro del tempo serva inoltre per dare la possiblità alle persone che hanno sbagliato di redimersi, riscattarsi, e guardarsi con occhi nuovi, sotto una luce diversa, consapevoli del fatto che il passato è segnato, ma il futuro si può migliorare. Il carcere, seppur con tutti i suoi limiti, è un’ opportunità di riscatto in favore di chi si è comportato in modo errato. Il carcere deve essere inoltre sensibilizzato a forme nuove di risocializzazione, e la società dovrebbe accogliere a braccia aperte e senza pregiudizio chi in passato ha commesso degli errori”. La Mansarda ha in corso anche iniziative gratuite nelle carceri di Poggioreale e Santa Maria Capua Vetere.
Finito il pranzo, il Garante Ciambriello non perde occasione di alimentare il fuoco della speranza che arde nei detenuti :“ Anche cadendo per terra, qualcosa si raccoglie sempre, e non è importante quante volte si cade, la cosa che conta è rialzarsi sempre. Avere il coraggio di ripartire”. Poi rivolgendosi alle sue volontarie le ringrazia e le incoraraggia:”Chi semina amore raccoglie felicità. La vita senza tenerezza e solidarietà è un macchinario pieno di cigoli.” Poi passeggiata nel bosco di Capodimonte.
Prima di tornare nella struttura penitenziaria, ai carcerati spetterà assistere,in serata,ad una rappresentazione teatrale al teatro Totò, dell’ opera del celebre Benedetto Casillo “Tanti guai per Don Felice Sciosciammocca”. Un altro modo concreto per ritrovare il sorriso.

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