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L’EX RETTORE GUIDO TROMBETTI CONFESSA “SEI COSE IMPOSSIBILI,PRIMA DI COLAZIONE.”

Un matematico non ha bisogno di parole per raccontare il proprio operato. Ha bisogno della complessità dei numeri. Ma i numeri si sa, sono solitari e appassionano una cerchia ristretta di persone. Da qui l’esigenza di Guido Trombetti, Professore ordinario di Analisi Matematica della Federico II,di comunicare e dare libero sfogo alle emozioni attraverso l’uso artistico delle parole.

Così prende forma il suo nuovo libro intitolato “Sei cose impossibili, prima di colazione”, edito Rogiosi.Il libro viene introdotto al pubblico in settimana  presso la Sala degli Specchi di Palazzo Zapata in Piazza Trieste e Trento.

Presenti all’evento, insieme all’ex Rettore Guido Trombetti  e all’editore Rosario Bianco, il Presidente dell’Università Pegaso, Danilo Iervolino, secondo cui questa esperienza rappresenta: “una nuova prova per Guido Trombetti… che oggi presenta un libro scritto con parole semplici, ovvero indirizzato ad un ampio target. Questo è d’importanza cruciale, perché bisogna necessariamente rivolgere nuovi messaggi anche ai giovanissimi. Tra l’altro il libro è una raccolta di storie verosimili e inverosimili con cui il Professore vuole rappresentare ed omaggiare la nostra città”.

 

“Il mio lavoro – spiega Guido Trombetti – è un tentativo di dare corpo a racconti brevi che possano intrattenere una persona nel percorso quotidiano. I racconti sono per tutti anche per bambini. Ad ispirare il titolo del libro spiega poi Trombetti, è Lewis Carroll, anch’egli accademico dei numeri, ma più noto agli occhi del mondo come l’enigmatico autore di “Alice nel Paese delle Meraviglie”.

La città di Napoli è senza dubbio la protagonista del libro che arricchisce ogni storia grazie alle sue sfumature e colori, “io mi immagino, sempre e comunque a Napoli”conclude Trombetti.

Presenti all’evento anche Amedeo Lepore, Assessore alle Attività Produttive della Regione Campania che dice: “Io sono qui per una ragione molto semplice… la stima che nutro nei confronti di Guido Trombetti è tanta. Ma sono qui anche per celebrare un libro ben riuscito frutto della grande competenza. Infatti il racconto è una bellissima metafora che mette in evidenza la duplice anima del professore Trombetti: infatti da un lato c’è lo scienziato, lo studioso alla scoperta di nuove strade per il progresso; dall’altra c’è una persona comune che ha vissuto in una città divenuta sua parte integrante e che cerca di valorizzare in ogni modo”.

Alla presentazione hanno poi preso parte varie personalità tra cui: il Prorettore dell’Università Federico II, Arturo De Vivo; Pasquale Sabbatino, Ordinario di Letteratura Italiana presso la Federico II; I giornalisti Antonio Corbo – La Repubblica – e Titta Fiore – Il Mattino.

L’incontro è stato moderato da Francesco Fimmanò, Direttore scientifico dell’Università Pegaso

FEDERICA URZO

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