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L’OBBLIGO DI PROVARCI

È il ventiduesimo minuto del secondo tempo, e all’improvviso allo Juventus Stadium parte un applauso spontaneo. L’ovazione del pubblico bianconero è per Gigi Buffon: in quel preciso momento infatti, il numero uno della Nazionale ha battuto un nuovo record, raggiungendo e superando il mito Zoff a quota 903 minuti di imbattibilità. Come già detto tante volte, sta soprattutto in questo la grande forza della Juventus, in quella difesa d’acciaio che ha consentito al proprio portierone (grazie ovviamente anche al suo notevole contributo) di mettere nel mirino il record assoluto di imbattibilità consecutiva di Sebastiano Rossi con il Milan (929 minuti, stagione ‘93/94) ora a soli 3 minuti, e di raggiungere lo spaventoso numero di 18 vittorie ed un pareggio nelle ultime 19 partite.

Stando strettamente sulla cronaca della partita di ieri sera a Torino, il Sassuolo ha fatto più o meno ciò che ha potuto. La squadra di Di Francesco ha tentato di tenere e ripartire, ma complici anche le assenze (Cannavaro e Berardi su tutti) non è riuscito a proporre molto. A parte un paio di conclusioni pericolose di Duncan e Politano, le occasioni vere le ha create la Juventus. Khedira Dybala e Sandro nell’ordine, prima del bel tiro a giro dell’ex Palermo che piegano il Sassuolo e lanciano la Juventus temporaneamente a più sei sul Napoli.

Gli uomini di Sarri dalla partita della Juventus traggono un conclusione ovvia, quasi una conferma: se vogliono questo Scudetto non possono sbagliare mai. Il ritardo in classifica è di tre punti, e pesa sempre più l’incolpevole autorete di Albiol sul tiro di Zaza nello scontro diretto. Ma la situazione è questa, e va affrontata. Certo, di fronte al ritmo dei bianconeri, centrare la qualificazione diretta in Champions sarebbe comunque un traguardo straordinario, per un Napoli partito a dir poco in sordina. Ma perdere terreno sul finale, rischiando di non approfittare di un eventuale passo falso delle Vecchia Signora, brucerebbe oltremodo. La trasferta di Palermo nasconde un’unica ma strisciante insidia: la disperazione. La squadra del neo allenatore Novellino metterà in campo tutta la forza mentale e fisica che l’ex tecnico azzurro, in questo un maestro, ha ancora a disposizione. Al Napoli l’onere di far valere il maggior tasso tecnico, vera arma in più, oltre alla voglia di giocarsi fino alla fine il campionato. Dopo la trasferta di Palermo, il Napoli dovrà affrontare nell’ordine Genoa, Udinese e Verona, mentre la Juventus avrà il derby con il Torno, l’Empoli, e la trasferta in casa del Milan con in mezzo il ritorno contro il Bayern. Può sembrare un paradosso alla luce del ritmo tenuto dalle due squadre in testa alla classifica fin qui, ma il tempo dell’accelerazione decisiva potrebbe non essere ancora arrivato.

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