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Migranti, naufragio a Lampedusa. Il sindaco Martello: “Basta stragi del mare”

Secondo una prima ricostruzione, quando sono arrivate le motovedette della guardia costiera e della guardia di finanza per procedere al trasbordo, i migranti si sono spostati tutti da un lato e, complice il mare mosso, hanno fatto ribaltare l’imbarcazione. “Basta stragi del mare. Basta raccogliere morti che galleggiano. Non possiamo continuare ad assistere allo sbarco di cadaveri di povere persone che inseguono il sogno di migliorare la propria vita. La politica agisca”. Lo dice il sindaco di Lampedusa e Linosa Totò Martello dopo il nuovo naufragio davanti le coste dell’isola.

L’intervento della guardia costiera è scattato dopo la segnalazione ricevuta dal Cur di Palermo (Centro Unico di Risposta) riguardante un barchino con circa 50 migranti che riferivano di essere nei pressi dell’isola di Lampedusa. Come riferisce la stessa guardia costiera in un comunicato, “intorno a 00:15 la motovedetta avvistava a 6 miglia dall’isola di Lampedusa il barchino sovraccarico e già sbandato e dopo qualche minuto giungeva anche l’unità della guardia di finanza. Nel corso delle operazioni di soccorso, con condizioni meteomarine avverse, lo spostamento repentino dei migranti ha provocato il ribaltamento dell’imbarcazione”.

Nelle operazioni di soccorso sono impegnati, oltre alle unità navali della guardia costiera e della guardia di finanza, anche un elicottero delle Fiamme Gialle che sta sorvolando la zona del disastro, a meno di un miglio dalla costa.
La Procura di Agrigento ha aperto una inchiesta per il naufragio. Il fascicolo è al momento, contro ignoti. Il procuratore capo Luigi Patronaggio ha inviato Lampedusa un sostituto che seguirà da vicino l’evolversi della situazione.

 

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