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Migranti sgomberati, Orfini: “non si risponde a povertà con idranti.” Il presidente del Pd: “Comune di Roma è inesistente e inadeguato”. E sulla prefetta: “Parole sorprendenti”

“Quello che è accaduto a Roma in questi giorni non è normale. E non lo deve diventare. Non si può continuare a pensare che un dramma sociale possa essere ridotto a questione di ordine pubblico. Perché è proprio facendo così che si mette a rischio l’ordine pubblico. Questo non significa che vale tutto, che tutto si debba giustificare e che la legalità non vada fatta rispettare. Tutt’altro. Ma per farlo occorre serietà, buon senso, e soluzioni”. A scrivero su Facebook è Matteo Orfini, presidente del Pd.“A piazza Indipendenza non c’è stato nulla di tutto ciò. E non è la prima volta. Il Comune di Roma è inesistente e inadeguato e lo ha dimostrato una volta di più. Ma se vogliamo essere intellettualmente onesti dobbiamo riconoscere che all’emergenza abitativa nemmeno in passato si è avuta la capacità e la volontà di dare risposte adeguate. Perché di emergenza abitativa in questi caso stiamo parlando e non di emergenza nella gestione dei flussi migratori: in quel palazzo c’erano persone il cui diritto a stare in Italia è riconosciuto. E che da 4 anni vivevano lì in condizioni problematiche perché chi doveva garantirgli una accoglienza adeguata non era e non è stato in grado di farlo. Anche per questo appaiono sorprendenti le dichiarazioni di chi – come il prefetto – festeggia la ‘legalità ripristinata’. Dobbiamo festeggiare per le immagini dei rifugiati accampati per strada?”, aggiunge.
“Certo pesano come macigni i silenzi e le omissioni del sindaco e della sua mutevole giunta, ma a essere inadeguata è stata anche la gestione da parte delle forze dell’ordine. Non si esegue uno sgombero con quelle modalità – spiega – e non lo si fa senza una adeguata soluzione alternativa. Che non c’era e ancora oggi non c’è. Lo si fa programmando e dialogando. Coinvolgendo. Come peraltro si era cominciato a fare quando il prefetto era Gabrielli. Altrimenti l’esito difficilmente potrà essere diverso da quello di questi giorni. Ma soprattutto, non si risponde alla povertà con le cariche e con gli idranti. Perché con la legalità questo non c’entra nulla. Non dimentichiamolo mai”, conclude.

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