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Minori e alcool: lo “sballo” non si vieta

Il consumo di alcolici da parte di minorenni è diventato un problema sociale di enorme importanza. Il fenomeno pare stia dilagando sempre di più a Napoli come tutto in tutto il resto d’Italia. La vendita di alcolici a ragazzi minorenni è vietata dalla legge, eppure i dati del consumo di bevande alcoliche dicono tutt’altro.

Aldilà delle percentuali che evidenziano sicuramente un aumento, sono gli eventi di cronaca a parlare.

A Napoli, il Corriere del Mezzogiorno ha aperto un’inchiesta, dopo aver scoperto che un bar del Vomero serviva ripetutamente cicchetti di qualsiasi super alcolico a ragazzini minorenni.  Il giornale campano, non si è fermato e ha deciso, con la complicità di due giovani quattordicenni di girare per i bar del centro della città, provando a comprare alcolici. I risultati sono stati sconcertanti, su venti locali tra Chiaia e Centro Storico, soltanto quattro si sarebbero rifiutati di servire alcolici alle due ragazze.  Un’altra videoinchiesta del quotidiano, ha comprovato che anche nei supermercati, il personale non chiede documenti d’identità per vendere alcolici, così su quattordici supermarket solo in due è stata negata la vendita di alcol ad alcuni ragazzi minorenni.

Il sociologo Luca Bifulco ha così commentato il fenomeno dell’abuso di alcol:

«Ci sono comportamenti che ricercano la vertigine, l’impulso alla vertigine è connaturato all’essere umano, non può essere eliminato, bisogna portarlo su binari non dannosi.» Ha poi continuato sui giovani: «L’adolescenza è un periodo difficile, in cui si struttura la propria identità attraverso alcune tappe, il passaggio all’età adulta è un momento di grande fragilità e alcune pratiche distruttive, come quella dell’abuso di alcol, attecchiscono proprio in funzione di questa fragilità; servono metodi di comprensione di questo fenomeno.»  E rispetto al ruolo dei media in tutto ciò ha detto:  «nella pratica del consumo di alcol non c’è l’emulazione di modelli generici proposti dai media, nessuno si droga perché Maradona si è drogato.»

Il fenomeno dello “sballo” è diventato il protagonista delle serate di molti ragazzini, che pare non si riescano a divertire senza ubriacarsi.  Tredicenni, quindicenni e sedicenni non trascorrono più sabati tranquilli al cinema, preferiscono bere cicchetti fino a perdere i sensi, su 100 minori che bevono sostanze alcoliche, infatti, 17, finiscono in ospedale in coma etilico. Sicuramente rispettare il divieto di vendere alcolici ai minori potrebbe essere un primo passo verso la risoluzione di un problema, che oramai fa parte della nostra società e verso il quale non bisogna voltare le spalle.

 

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