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Napoli, la sfida di Capodanno: tornano gli show in piazza, tre giorni di festa

Il Capodanno durerà tre giorni e si inizia con il ricordo di Pino Daniele il 29 in Galleria Umberto. Questa la novità introdotta al primo vero Capodanno dell’era di Gaetano Manfredi sindaco. Un anno fa c’era il Covid e come tutti ricorderanno non si fece assolutamente nulla. Dunque si inizia il 29 con Pino Daniele nella location della Galleria Umberto poi il 30 – molto probabilmente dedicato ai bambini – per arrivare al clou con la notte di San Silvestro dove lo schema sarà quello classico. Festa di popolo al Plebiscito, e tutti gli indizi portano a una kermesse che vedrà protagonista il comico Peppe Iodice e una schiera di artisti napoletani tra cantanti e attori. E poi a seguire sul lungomare con una serie di punti musicali per tutti i gusti. In estrema sintesi questo è il programma del Capodanno napoletano. Perché la scelta dei tre giorni? A Palazzo San Giacomo vogliono capitalizzare al massimo la rinnovata centralità di Napoli nei flussi del turismo nazionale e internazionale. Nella sostanza fornire un pacchetto con il quale evitare il mordi e fuggi della notte del 31 e puntare su una permanenza più lunga dei visitatori.

Fonte:Comunicato stampa

 

 

 

Infatti il Comune presenterà la serie di eventi non canonicamente introno al 10 dicembre ma già a novembre nella seconda metà del mese proprio per dare modo alle agenzie di viaggio e agli albergatori di organizzarsi e offrire a chi arriva un pacchetto di eventi più sostanzioso. L’ouverture dedicata al grande Pino Daniele è un omaggio al cantautore affidato al figlio Alessandro che insegna la Conservatorio di Milano. Alla Galleria verrà assegnato il «Premio nazionale delle arti» sezione rock e pop. Il Premio è in capo al Miur ed è diretto a studentesse e studenti di Conservatori e Accademie di Belle Arti dove le sorprese non mancheranno, si suonerà la musica di Daniele e si canteranno i suoi classici sui quali il figlio sta lavorando. Un evento nel quadro di «Napoli città della musica» che è uno degli asset strategici che Manfredi ha messo in campo per la cultura – di cui detiene la delega – e che cura da vicino Ferdinando Tozzi entrato a far parte della squadra dell’ex rettore. In questa cornice il Comune ha approvato gli schemi di accordo per due protocolli d’intesa da sottoscrivere con Assomusica – l’associazione nazionale che riunisce organizzatori e produttori di spettacoli musicali dal vivo – e con la Rai. «Con questi accordi si legge in una nota del Comune – si intende promuovere la cultura della musica dal vivo, valorizzare il patrimonio musicale nonché le sue professionalità – in particolar modo napoletane – e realizzare interventi per la tutela e lo sviluppo del comparto locale della musica dal vivo, fare audience development e rafforzare il sistema dei live sul territorio». La scelta della Galleria come palcoscenico per il cantautore ha origine nella storicità del sito, li per decine di anni gli artisti si incontravano con i produttori e nascevano gli spettacoli. E per valorizzare un sito che spesso è associato a cose non belle che accadono nella nostra città. Una tre giorni che vedrà in scena tutte le arti e protagonisti tutti i territori della città, dalla periferia la centro dove si esibiranno tra gli altri gli artisti di strada

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