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Napoli, Progetto “Eduscopio “2017 :gara tra licei !Lo scientifico Mercalli è il primo in classifica!

Eduscopio: confronto , scelgo , studio  ha lo scopo di indirizzare ragazze e ragazzi nel proseguire l’istruzione con studi universitari, parliamo di studenti che hanno frequentato corsi di studio di tipo liceale;  e un buon numero di studenti con esperienze di studi tecnici e professionali , cioè orientati già nel mondo lavorativo. L’idea di fondi del progetto è quella di valutare gli esiti successivi della formazione secondaria, i risultati lavorativi e universitari , per poi trarre delle indicazioni di qualità sull’offerta formativa delle scuole da cui provengono.E’ un progetto finanziato dalla Fondazione Agnelli , ed è in continua evoluzione , ogni anno , infatti si organizza una sorta di gara tra i vari licei, che si affrontano in varie sfide rivolte alla preparazione universitaria e coinvolge circa un milione e centomila diplomati in oltre seimila istituti superiori italiani.

A vincere la sfida  come miglior scuola umanistica è stato il liceo classico Sannazzaro al Vomero, , contro i concorrenti di Chiaia, l’Umberto I e Vittorio Emanuele II.Nessun cambiamento di podio , invece, per la categoria dei licei scientifici, che vede vincitore, per il secondo anno di fila il liceo scientifico Mercalli che spazza via ogni tipo di competizione.Gli allievi del Sannazaro tendono a stabilizzarsi su una votazione di 28,11 contro i 28,02 dei colleghi dell’Umberto I. Poca differenza ma conquistano quasi 83 crediti formativi contro gli 80 degli “umbertini”. Faticano, invece, a guadagnare un 28 pieno i ragazzi del Vittorio Emanuele II fermi appena sotto la soglia – a 27,97 – per circa 74 crediti.

Diversi gli indirizzi favoriti: predilige le aree disciplinari giuridico-politiche il 27,9 per cento degli immatricolati provenienti dal Sannazaro contro un più alto 38,3 per cento dei diplomati all’Umberto I. E mentre i primi optano più spesso per l’istruzione scientifica (il 17,4 per cento contro il 12,7 per cento), i secondi preferiscono il percorso economico-statistico (il 19,5 per cento contro l’11,8). Esce vittoriosa tra le varie opportunità regionali la Federico II, sua è la fetta più corposa di iscrizioni.Un dato rilevante, soltanto il 12,9 per cento dei maturati al Mercalli ambisce a una carriera letteralmente scientifica, ad esempio nell’ambito della fisica o della matematica: il 33,5 per cento va per le competenze tecniche – ingegneria e architettura – prescelte anche dal 29,8 per cento degli alunni del Vittorini e dal 37,2 di quelli del terzo classificato, l’Eleonora Pimentel Fonseca.

L’indagine ha coinvolto a Napoli complessivamente 26593 diplomati per 133 scuole. Fonti, l’Anagrafe dello studente universitario (Ans) e gli open data della Scuola in chiaro del Miur. Oltre alle Comunicazioni Obbligatorie (Cob) del ministero del Lavoro sfruttate per definire i risultati ottenuti dagli istituti tecnici che allenano direttamente all’universo lavoro, sondati attraverso due indicatori fondamentali: la percentuale degli occupati che hanno lavorato per più di sei mesi entro i due anni dal raggiungimento del diploma e la coerenza tra gli studi fatti e l’impiego svolto.

Più di 11 mila i maturati valutati per 55 strutture di avviamento professionale. Per gli indirizzi economici la vetta è tra paritari: il Salesiano Sacro Cuore è primo con il 38 per cento dei titolati a procurarsi un posto in 24 mesi così come il Nobel che vanta l’80 per cento degli occupati che orbitano in campi in linea con la qualifica attestata. Alla cifra si avvicina per l’indirizzo servizi solo l’Andrea Torrente di Casoria, primo con quota “coerenza” al 75 per cento e il 30 per cento dei lavoratori nel biennio post diploma.

Per i tecnologici è in cima ancora la periferia con il Giuseppe Moscati e il suo 36,6 per cento di reclutati dalle aziende, seguito dal Fermi – Gadda (28 per cento) e dal Marie Curie (26 per cento). Quinto il Galileo Ferraris (24 per cento) a Scampia con 293 giorni di attesa in media per firmare un contratto significativo. Ultimo, il Duca degli Abruzzi a Bagnoli: un incarico è un traguardo per solo il 7,2 per cento dei suoi studenti. Per industria e artigianato si distinguono l’Alfonso Casanova – 25 per cento – e l’Isabella D’Este Caracciolo che conta sul 38 per cento di occupati in linea con la proposta educativa.

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