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Economia e Welfare

Ospedale Roccadaspide, M5S: “Far partire al più presto il Progetto Autonomia”

“Il cosiddetto “Progetto Autonomia” istituito all’ospedale di Roccadaspide, perché fosse operativo già dal giugno del 2019 e destinato alla riabilitazione di pazienti colpiti da ictus e altre disabilità neurologiche o in cura per le conseguenze di fratture al femore, è attualmente un progetto fantasma”.

Lo dichiarano la vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e capogruppo regionale M5S Valeria Ciarambino e il presidente della Commissione Aree Interne e consigliere regionale M5S, Michele Cammarano, che sulla questione hanno presentato una richiesta di audizione in Commissione Sanità.

Hanno inoltre aggiunto: “Parliamo di un servizio che avrebbe dovuto rispondere al fabbisogno di un’utenza di quasi 60mila abitanti, residenti in 25 comuni del comprensorio Cilentano. Eppure, sebbene si sia provveduto ad attrezzare un’intera struttura ambulatoriale, dotandola del personale necessario per le attività riabilitative, ad oggi il progetto, complice anche l’emergenza pandemica, non è stato fatto ancora partire. Nel frattempo, cittadini che necessitano di quel tipo di assistenza, sono costretti a percorrere decine di chilometri al giorno. Tenuto conto anche delle ataviche difficoltà della viabilità del territorio.

Ospedale di Roccadaspide: importante punto di riferimento

“La struttura ambulatoriale di Recupero e Riabilitazione dell’ospedale di Roccadaspide avrebbe dovuto essere, nelle intenzioni della Asl di Salerno, uno dei cinque punti di riferimento dell’intera provincia salernitana per prestazioni riabilitative. Garantire questo genere di assistenza equivale a migliorare la qualità della vita per tantissimi cittadini. Soprattutto quelli colpiti da patologie che, senza le necessarie terapie, potrebbero essere all’origine di invalidità anche di una certa gravità. Per questo, al fianco dei responsabili Asl e degli amministratori del territorio, vogliamo impegnarci perché siano superate tutte le criticità che ad ogni hanno impedito l’attivazione del progetto”.

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