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PRECAMPIONATO NAPOLI : HERTHA BERLINO-NAPOLI :1-4. GLI AZZURRI S’IMPONGONO CON LE RETI DI HAMSIK , CALLEJON, MILIK E MERTENS.

Il Napoli vola anche in Germania: 4-1 all’Hertha Berlino nell’ultimo test precampionato.

Dopo una prima mezz’ora sotto tono con la rete del vantaggio dei tedeschi segnata da Ibisevic che sfrutta al meglio un errore di Ghoulam, gli azzurri pareggiano con una magia di tacco di Hamsik e si scatenano nella ripresa. Già, il secondo tempo diventa un monologo azzurro con il 2-1 di Callejòn che sfrutta al meglio un suo classico taglio sul lancio perfetto in verticale di Valdifiori. Poi tocca a Milik, l’attaccante polacco al primo gol in maglia azzurra, il poker lo firma Mertens. Prova positiva, quindi, in Germania ed ennesima conferma delle potenzialità dell’attacco azzurro anche se povero di Higuain. Sarri prova la formazione da schierare a Pescara domenica prossima nell’esordio in campionato: in porta per la prima volta c’è Reina, fuori gioco per un infortunio muscolare dai primi giorni di ritiro a Dimaro.

In attacco, Sarri propone Insigne che però non brilla, come Gabbiadini che nella prima frazione di gioco è poco servito .Il playmaker è Valdifiori che giocherà a Pescara al posto dello squalificato Jorginho. Inizio sotto ritmo e Hertha pericoloso prima e dopo il gol del vantaggio. Poi però dopo l’1-1 di Hamsik cambia tutto e nella ripresa gli azzurri travolgono i tedeschi, con la rete di Callejòn , imbeccato da un lancio coi contagiri di Valdifiori, e che poi chiudono il match con le reti di Milik ,servito da Mertens ,e con lo stesso belga che sigla la quarta rete , finalizzando il triangolo con l’attaccante polacco.

Importanti in questo precampionato , sono state le prove della difesa azzurra che ha subito soltanto una rete(quella di Ibisevic) ,mostrando così un’ottima solidità; nonostante l’infortunio del neo acquisto Tonelli, la difesa azzurra punta tutto sull’esperienza di Albiol e di Chiriches , sul l’esuberanza fisica di Koulibaly, uno dei migliori in questo precampionato, e sulla freschezza di Hysaj e Ghoulam. Per quanto riguarda il centrocampo , da rimarcare è la prova del capitano ,Marek Hamsik , vero e proprio ago della bilancia del gioco del Napoli ed autore di una prestazione di spessore , culminata con uno splendido goal di tacco ; in attacco brillano Callejòn ,Mertens(apparsi già in condizione per il campionato )ma soprattutto il neo acquisto Milik ,che ha contribuito a chiudere la partita con una rete ed un assist.

Una delle peculiarità di questo precampionato del Napoli , è stato l’utilizzo della seconda maglia, inaugurata con la cinquina al Monaco, che ci riporta alla divisa della stagione 1964/65, la prima con la denominazione ‘Società Sportiva Calcio Napoli S.p.A.’, seguita alla precedente ‘Associazione Calcio Napoli’, già trasformazione dell’Internaples Foot-Ball Club 1922.Il cambio avvenne il 25 giugno del 1964, per arginare i grandi problemi economici del club. Achille Lauro non versò una lira per il capitale sociale ma ottenne il quaranta per cento delle azioni per i crediti vantati. Fu eletto presidente Roberto Fiore, dopo una serie di scontri e tentativi di ricreare addirittura un “nuovo” Napoli, il Napoli Football Club, per iniziativa di Giovanni Proto, consigliere comunale monarchico, ma il compagno di partito Lauro non lo seguì. La nuova SSC Napoli di Fiore (e Lauro) disputò il campionato 1964/65 di Serie B. La tradizionale maglia azzurra dell’AC Napoli fu messa in naftalina per privilegiare una scaramantica maglia sbarrata, che accompagnò la squadra, allenata da Bruno Pesaola, al secondo posto in cadetteria a suon di vittorie e alla promozione in A. L’anno seguente, il presidente Fiore mantenne la scaramantica bianca sbarrata, indossata dai nuovi acquisti Altafini e Sivori. Il neopromosso Napoli chiuse la stagione al terzo posto, alle spalle di Inter e Bologna, e vinse il suo primo trofeo internazionale, la Coppa delle Alpi. La maglia sbarrata cedette il posto alla tradizionale azzurra nella stagione 1965/66, restando però seconda divisa.

La scaramanzia si esaurì nella stagione 1967/68, quando venne introdotta una seconda maglia rossa, in ricordo di quella indossata nella finale di Coppa Italia del 1962 vinta contro la Spal. In quell’occasione, la squadra partenopea aveva approntato una inconsueta maglia rossa per non confondersi con la casacca bianco-azzurra dei ferraresi. Si prospetta una stagione ricca d’impegni ed emozioni per il Napoli, che cercherà di spodestare la Juve dal trono di Campione d’Italia ,e di togliersi tante soddisfazioni in Champions ,entrando nell’Europa dei grandi .

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