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Regionali, scontro aperto per le liste nel PD irpino

Partita assolutamente aperta per i democratici irpini che aspirano a entrare nella lista PD per le Regionali. Ancora più aperta dopo l’assemblea provinciale di venerdì pomeriggio ad Avellino che, come previsto, si è risolta con un nulla di fatto. La proposta del segretario provinciale Carmine De Blasio è passata con 46 sì e un astenuto, numeri al di sotto di quanto avrebbe richiesto il rispetto del numero legale.

Si votava su una proposta, non su nomi definitivi: è stata questa la motivazione che ha spinto De Blasio ha insistere per il voto, nonostante la richiesta di verificare le presenze arrivata anche dalla responsabile Enti locali del PD nazionale, Valentina Paris. Richiesta respinta al mittente.

In assemblea stamattina quindi arriveranno i nomi di Enzo De Luca, Rosetta D’Amelio, Beniamino Palmieri e Roberta Santaniello. “Abbiamo scelto – ha spiegato de Blasio – lasciando alle minoranze la possibilità di indicare una donna. Non abbiamo ricevuto risposta per cui, per tutelare anche loro, il quarto nome diventa quello della presidente del partito Roberta Santaniello che è figura di garanzia”.

 

Il discorso però non ha convinto, innanzitutto a chi da tempo aveva puntato sul nome dell’ex vice presidente del PD irpino, Francesco Todisco, già in campagna elettorale con la sua Ape Rossa da qualche settimana, ma pure pezzi della maggioranza, preoccupata dall’errore di metodo commesso da De Blasio e dalle possibili ripercussioni della scelta di indicare quattro candidati rappresentativi di chi in questo momento governa il partito. Oltre all’uscente Rosetta D’Amelio, che sostenne De Blasio al congresso provinciale e che a livello nazionale si schierò con Cuperlo, nella rosa proposta figurano tre renziani: Palmieri, coordinatore provinciale dell’associazione Big Bing Irpinia e vicino alle posizioni dell’on. Luigi Famiglietti; Roberta Santaniello, renziana della prima ora e De Luca, renziano della seconda ora.

“Mi dispiace constatare che stiamo dimostrando di non essere in grado di decidere in autonomia, perché non tutti sono stati coinvolti” – ha commentato la Paris. “Non ci sto a fare la figura dello scemo del villaggio – è stata la replica di De Blasio – Se avessi portato una lista aperta di sei o sette nomi mi avreste accusato di non aver scelto”.

 

Bocciata la proposta di votare anche sulla candidatura di Todisco, quest’ultimo ha chiesto che fosse messo agli atti un documento corredato da 25 firme a suo sostegno. Un testo che lascia presagire battaglia a Napoli (questa mattina alla Stazione Marittima) e a Roma per strappare un posto in lista, e gli altri sicuramente non resteranno a guardare. Ad esempio, poche ore dopo la chiusura dell’assemblea, la foto di Palmieri corredata dall’hashtag #regionali2015 circolava sui social network. Il renziano, forte della visita di Luca Liotti poche settimane fa ad Avellino, non sembra intenzionato a fare passi indietro.

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