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RENZI:”100 MILIONI,SPORT NELLE PERIFERIE.A NAPOLI A SCAMPIA CON IL MAESTRO MADDALONI.”

di Matteo Renzi

In Italia si è molto discusso di periferie dopo le elezioni amministrative. Lo si è fatto in particolar modo dentro la discussione del Partito Democratico (qui la mia “breve” relazione introduttiva alla Direzione, appena 84 minuti); qui la replica, di 13 minuti. Ma lo si è fatto anche sui giornali e in tv.
Bene. In tanti mi hanno detto: “Dovevate pensarci prima alle periferie”.
Ora, se c’è una lista di argomenti su cui dal primo giorno dell’azione del Governo sto stressando la vita a tutti, nessuno escluso, le periferie sono messe bene in classifica. Per mesi ho ribadito la necessità che l’Europa pensasse di più alle periferie delle proprie città, in particolar modo dopo i tragici fatti di Parigi e Bruxelles. Abbiamo più volte citato l’esempio di Renzo Piano e del suo G124 come modello: sapete che Renzo Piano utilizza il proprio assegno da senatore a vita per far lavorare un gruppo di giovani architetti su progetti di “ricucitura” delle periferie nelle città. Abbiamo dedicato la Biennale di Venezia di quest’anno al tema, con la scelta come curatore del cileno Alejandro Aravena, che parla di città come “scorciatoia verso l’uguaglianza” (chi mi segue da qualche mese ricorderà che dedicai a questo tema una parte del mio racconto del viaggio di Ottobre 2015 in America Latina). E in quella sede abbiamo firmato il DPCM (decreto del presidente del consiglio dei ministri) per stanziare mezzo miliardo di euro a progetti sulle periferie. Ma tra il dire e il fare spesso c’è di mezzo un procedimento legislativo e burocratico molto complesso e lungo. Facciamo degli esempi.
Abbiamo messo da un anno 100 milioni a disposizioni del CONI per progetti di impianti sportivi nelle periferie. Adesso finalmente vediamo i primi risultati. L’11 luglio il sottosegretario Lotti, il presidente Malagò e la sindaca Raggi inaugurano il primo di questi interventi, la pista di atletica a Ostia.
Seguiranno entro pochi mesi Corviale ancora a Roma, la pista di Barletta dedicata a Pietro Mennea, gli impianti di Scampia a Napoli con il maestro Maddaloni, la piscina comunale di Reggio Calabria, il palasport dello Zen a Palermo.
Abbiamo stanziato i primi 82 milioni per le periferie nel dicembre 2014. Stiamo ancora alla fase di valutazione dell’ammissibilità dei progetti che terminerà a ottobre 2016 (!). Poi finalmente il finanziamento.
Gli altri 500 milioni, quelli “liberati” dal decreto firmato a Venezia avranno fortunatamente una procedura più breve: i territori interessati dovranno presentare i progetti entro e non oltre il 29 agosto. Come vedete la carne al fuoco non manca.

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