Economia e Welfare

Sos dei pastorai di Napoli. San Gregorio Armeno rischia di sparire

Il Covid non ha stroncato solo migliaia di vite umane, ma anche numerose attività commerciali. Una di queste è la famosissima strada dei pastori a Napoli: San Gregorio Armeno. A partire dal mese di novembre sino a Natale, in questa strada vi era tanta di quella folla e tanti di quei turisti da far concorrenza alle vie dello shopping milanesi. E invece da un anno a questa parte, causa chiusure per il Covid, la via dei pastori è praticamente chiusa. Ma procediamo per gradi.

Tramite Fanpage.it si apprende che, il 30 marzo scorso i maestri pastorai di San Gregorio Armeno avevano inviato una pec alle varie istituzioni. “Ma a questa richiesta di aiuto però, sottolinea Serena D’Alessandro, vicepresidente e portavoce dei pastorai, non abbiamo avuto alcuna risposta. Per questo motivo mercoledì 14 aprile alle ore 10,00 una delegazione di artigiani, soci dell’associazione “Le Botteghe di San Gregorio Armeno“, si recherà davanti la sede della Regione Campania di via Santa Lucia con la speranza che il Governatore De Luca  trovi una valida soluzione che permetta alle storiche botteghe di resistere”.

C’è da dire che proprio questo disinteresse delle istituzioni ha reso sempre più insostenibile la situazione. Infatti proprio negli ultimi giorni, i pastorai del rinomato vicolo napoletano, hanno lanciato un ulteriore segnale. All’ingresso di San Gregorio Armeno, i titolari delle botteghe hanno affisso un cartello, con la scritta “Cedesi San Gregorio Armeno“. Si tratta ovviamente di un gesto più che provocatorio. Ma perchè i commercianti sono arrivati a tanto? Presto detto.

Hanno fatto vista ai pastorai numerosi agenti immobiliari, chiedendo loro se fossero intenzionati a cedere la propria attività, in quanto molti desidererebbero rilevarle. L’intento sarebbe quello di trasformare la celebre via dei pastori in una sorta di centro commerciale con tanto di fast food e ristoranti. Solo l’idea fa rabbrividire. Se solo anche una delle circa quaranta botteghe fosse costretta a chiudere o comunque a cedere l’attività sarebbe una sconfitta per l’intera Napoli, per la sua storia. San Gregorio Armeno è un’istituzione, è calore, famiglia: è il simbolo di Napoli. Non esiste in alcun modo anche solo pensare di poterla eliminare. Di centri commerciali, di strade per lo shopping ne esistono in abbondanza. Di San Gregorio Armeno ne esiste solo una e tale deve rimanere.

Certo è innegabile che il problema c’è e va affrontato! Questo è quanto dichiarano i bottegai. Ed è questo il motivo per cui domani 14 aprile una loro delegazione si recherà dal Presidente De Luca. L’intenzione è proprio richiedere sostegni economici e in particolare la possibilità di vaccinare tutti coloro che lavorano in quei vicoli antichi, così da rendere la zona covid free, essendo di norma frequentata da migliaia di turisti.

Se tale richiesta fosse accettata, ne trarrebbero enorme vantaggio non solo i commercianti della zona, ma l’intera Regione. Sicuramente si andrebbe a risollevare il settore turistico campano, e di conseguenza l’intera Nazione ritornerebbe a collocarsi ai vertici del turismo mondiale.

 

 

 

 

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