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Street Food, avanza “Km buono” nel segno della contaminazione

Evolve con strategie gourmet di consumo, che abbracciano la strada della contaminazione e del “Km buono” e una ricerca del prodotto di qualità oltre il proprio confine regionale che supera il concetto di “Km0”, la nuova tendenza dello street food lungo lo Stivale. E’ quanto emerge con la Guida “Street Food 2021” del Gambero Rosso, presentata a Roma. Non manca però,nell’era del Covid-19 e del rafforzamento del delivery, anche una proposta dal pedigree stellato o d’autore con ricette e piatti di chef nazionali nel campo del cibo di strada.

La guida della Città del Gusto in particolare, con “Street Food da Chef”, premia “1983. Cronaca di un’estate”, piatto del menu degustazione del ristorante “Il Grano di Pepe” di Ravarino (Modena) creato qualche anno fa in ricordo del giudice Rocco Chinnici, vittima di mafia, palermitano come lo chef. Nel piatto, su un cono in carta di riso è impressa, con nero di seppia, la prima pagina di un quotidiano che uscì il giorno successivo all’assassinio. A livello nazionale le proposte del menu di street food per l’estate 2020 sono le più variegate. Precursori del “Km buono” la pizzeria di Catanzaro “Kalavrì”, ma le diverse soluzioni di cibo di strada possono andare ad esempio dai panini come quello “Gambero Argentino”, panino con gamberi saltati in padella, ventricina abruzzese, rucola e pomodoro proposto da “Da Matti Streetfood al “Cuzzetiello Nonna Rosa” di “O Cuzzetiello”, pane cafone svuotato e riempito fino all’orlo con polpetta al ragù e melanzane a funghetto”.

La guida enogastronomica al suo interno contiene 600 segnalazioni e 20 campioni regionali. Il premio Street Food on the road è andato a CiVà – Cibo Vagabondo – Campania

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