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Suicidio nel carcere di Fuorni del rapper Cirillo. Aperto un nuovo fascicolo. La denuncia del garante Ciambriello

Aperto nuovo fascicolo sulla morte del 23enne Giovanni Cirillo, in arte Jhonny. Il suicidio si consumò il 26 luglio del 2020. Due vertici della penitenziaria sono finiti nel mirino della Procura, così come riporta Il Mattino. 

Aveva 23 anni Giovanni quando si tolse la vita lo scorso anno nel carcere di Salerno. Dai domiciliari per una rapina in farmacia era finito in carcere in seguito ad un aggravamento della misura cautelare,dopo alcune evasioni dall’abitazione. Il garante campano dei diritti dei detenuti Samuele Ciambriello intervenne subito per denunciare due cose: il disagio e la solitudine dello stesso in carcere e il fatto che il detenuto aveva richiesto gli arresti domiciliari in una struttura sanitaria destinata al trattamento di patologie psichiche. Quindi qualcosa non ha funzionato.

Dopo la sua morte sotto il suo profilo Facebook si scatenò il peggio del razzismo e del giustizialismo. Una gogna post mortem orribile, al grido di .”se l’è cercata!”

“L’anno scorso in Campania ci sono stati nove suicidi nelle carceri , 146 tentativi di suicidio e 1232 atti di autolesionismo. La pandemia ha aggravato i problemi nelle carceri :sovraffollamento, strutture non adeguate, carenza di personale socio-educativo, scarso ricorso alle pene alternative.E in questo periodo, come al solito si fa fatica persino a respirare.”, denuncia Samuele Ciambriello, garante campano dei diritti delle persone private della libertà personale.

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