Economia e Welfare

Terremoto 7.8 tra Turchia e Siria: circa 1800 morti accertati

Un Terremoto con magnitudo 7.8 ha svegliato Turchia e Siria la scorsa notta.

Il bilancio dei morti, per ora, si aggira intorno alle 1800 vittime.

Il presidente turco Erdogan, come si legge dal Guardian, ha affermato che si tratta del più grande disastro in Turchia dal 1939, dove morirono circa 33.000 persone.

I video che circolano sul web sono agghiaccianti: decine di palazzi crollati, tantissimi feriti e ancora dispersi da recuperare sotto le macerie.

Il dottor Haluk Özener dichiara: “Stiamo affrontando il più grande terremoto che abbiamo visto in 24 anni in questa regione. Finora si sono verificate 100 scosse di assestamento. Circa 53 di loro sono più di 4 gradi (sulla scala Richter). Sette di loro sono più di 5 gradi. Possiamo dire che questi terremoti continueranno nei prossimi giorni”.

L’epicentro del disastro è avvenuto a Gaziantep alle 4:17 (ora locale). Distrutta anche la Chiesa dell’Annunciazione di Iskenderun del 19esimo secolo e tantissimi monumenti della città.

Papa Francesco manifesta dolore e vicinanza alle famiglie delle vittime e spera si ritrovino presto i numeri dispersi.

Anche Biden ha espresso la volontà di offrire aiuti: “Sono profondamente rattristato dalla devastazione causata dal terremoto in Turchia e in Siria. Ho detto alla mia squadra di continuare a monitorare la situazione, coordinarsi con la Turchia e fornire tutta l’assistenza necessaria”. 

Su Twitter, Zelensky scrive: “Siamo al fianco del popolo turco in questo momento difficile. Siamo pronti a fornire l’assistenza necessaria per superare le conseguenze del disastro”.

Anche l’Italia si è fatta sentire in questo triste momento: “Nella zona dove c’è stato il sisma più forte, ci sono 21 italiani: li abbiamo raggiunti e ci risulta che stiano tutti quanti bene. Nella zona più ampia ci sono 168 italiani: dagli incroci che abbiamo fatto, ci risulta che siano tutti in salvo”. Queste le parole di Antonio Tajiani, ministro degli Esteri.

La situazione è davvero drammatica. La Protezioni Civile sta lavorando duramente per cercare di recuperare i dispersi prima che sia troppo tardi.

 

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