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Torre del Greco, l’intercettazione che inchioda il sindaco Borriello:«Gli diamo 240mila euro, deve tacere»

Continuano le indagini relative all’arresto del Sindaco di Torre del Greco, Ciro Borriello, un ‘arresto che ha fatto molto parlare e discutere e soprattutto ha messo in sobbuglio Torre del Greco, tra cittadini increduli e parti dell’opposizione pronti a prendere il controllo della Città.

Alla luce dei fatti è spuntata un’intercettazione che sembra inchiodarlo.  Si parla di quattordici incontri notturni e in gran segreto. Incontri di tipo massonico, come delle vere e proprie organizzazioni segrete,  per parlare di affari, con il sottofondo del fruscìo di banconote che in ogni incontro è stato captato dalla cimice piazzata nell’auto dell’imprenditore.

Gia dalle prime intercettazioni tra il noto imorenditore e il primo cittadino si deduce la colpevolezza dii Borriello , infatti sembra che dopo essersi salutati, Massimo Balzamo, sarebbe entrato nella sua auto, avrebbe aperto lo sportello del cruscotto, per poi prendere qualcosa. Per il gip non ci sono dubbi, tanto che si avverte uno strofinio di carta, come se fossero banconote, finite  poi  nelle tasche del primo cittadino, sempre stando alla ricostruzione del Gip.

Ancora in Via Litoranea,altro appuntamento al buio per fare il punto sull’appalto dei rifiuti, secondo il gip Emma Aufieri, che vengono ricostruiti anche grazie alle telecamere piazzate nel punto «x» della trama di affari sospetti svelata dalla Procura di Torre Annunziata. Li ritrovano come sempre lì , in bella mostra, le sagome riconoscibili a dispetto della notte, del sindaco Ciro Borriello e Massimo Balsamo.
Senza alcun sospetto dell’ormai sorveglianza stretta su di loro si sono fatti tradire dalle cimici e dal satellitare posto sull’auto di Balsamo, strumenti grazie ai quali la Procura di Alessandro Pennasilico è riuscita a ricostruire quei 14 incontri sospetti.

Ormai non cii sono più dubbi , il Sindaco, è implicato in : tangenti ed è evidente grazie all’intercettazione della conversazione tra i fratelli Massimo e Antonio Balsamo, che parlano di un vero e proprio stipendio assicurato al sindaco.Infatti nelle loro conversazioni , le frasi e le affermazioni sono molto chiare ed esplicite : «sta buscando 20 mila euro al mese che, tra una cosa e l’altra, corrispondono a 240mila euro l’anno». Seguono offese nei confronti del loro presunto socio occulto, ritenuto responsabile di non fare granché per la ditta Fratelli Balsamo (che comunque era entrata in gioco grazie all’estromissione delle Ego Eco), svolgendo solo un ruolo di facciata.

Il Gip ha inoltre confermato che negli ultimi tempi è stato proprio Massimo Balzamo a lamentarsi del lavoro del Sindaco e del non sopportare più le varie critiche da lui mosse . Scrive il gip: «Massimo Balsamo fa esplicito riferimento alla dazione di 20mila euro al mese, al punto da dire ma che me ne fotte, io devo vedere di tirare ncuoll a te». Chiaro il fastidio per le richieste e le segnalazioni che gli arrivano dal primo cittadino. E non è l’unico riferimento ai soldi, che compare nell’ordinanza. C’è spazio anche per una sorta di presa diretta.

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