Cultura

Venezia 77: Barbera, Del Brocco faccia lui la giuria

“Quando Paolo Del Brocco comporrà lui la giuria staremo a vedere”: nel pieno della conferenza stampa di bilancio finale di Venezia 77, il direttore Alberto Barbera dopo aver dichiarato “serenità” e “felicità” per la Mostra, visibilmente irritato interviene sulla polemica dell’ad di Rai Cinema Del Brocco, ampiamente riportata dai giornali oggi, sulla “delusione” per il cinema italiano, in particolare per Notturno di Gianfranco Rosi, non considerato nel verdetto. “E’ una polemica inutile, ingiusta, inefficace – dice all’ANSA -, ogni volta è un copione che si ripete, c’è sempre scontento. La giuria è composta da 7 persone che esprimono giudizi soggettivi, non c’è nulla di oggettivo in un verdetto”.

“Pur consapevoli che i verdetti delle giurie vanno accettati con serenità – aveva detto  Paolo Del Brocco – non possiamo non essere dispiaciuti e un po’ delusi perché i tre film coprodotti da Rai Cinema presenti nel Concorso ufficiale – “Miss Marx” di Susanna Nicchiarelli, “Notturno” di Gianfranco Rosi e “Le sorelle Macaluso” di Emma Dante – non sono stati considerati come forse meritavano”. “In particolare, dispiace che l’opera di Gianfranco Rosi, unica invitata eccezionalmente a partecipare ai maggiori festival internazionali – da Toronto a New York e Telluride, al London Film Festival, a quello di Tokio e Busan – accolta dal pubblico con 10 minuti di applausi, e quasi l’unanimità di consensi della critica e della stampa delle più prestigiose testate internazionali e italiane, non sia riuscita ad arrivare al cuore di questa giuria la cui composizione probabilmente non includeva tutte le diverse forme del cinema”. “Grazie al Festival, al presidente della Biennale Roberto Cicutto e al direttore Alberto Barbera per aver sfidato le paure, in questo anno davvero singolare, e aver portato a compimento con un’organizzazione puntuale e in totale sicurezza un evento complesso come un festival internazionale. Questa edizione della Mostra – sottolinea l’amministratore delegato di Rai Cinema Paolo Del Brocco in una nota – rimarrà un esempio positivo in tutto il mondo e siamo soddisfatti di aver contribuito in maniera considerevole al suo successo – grazie alla quantità (ben diciotto titoli) e alla qualità dei nostri film – per mandare un segnale forte di fiducia per la ripartenza di tutto il cinema”. “Siamo contenti per il premio al film “I predatori” di Pietro Castellitto, un riconoscimento importante per un giovane regista alla prima prova che lo incoraggia a proseguire sulla sua strada. Un premio che spinge anche Rai Cinema a continuare a investire energie e risorse a sostegno del nuovo cinema italiano”, dice ancora. “Per contro, pur consapevoli che i verdetti delle giurie vanno accettati con serenità, non possiamo non essere dispiaciuti e un po’ delusi perché i tre film coprodotti da Rai Cinema presenti nel Concorso ufficiale – “Miss Marx” di Susanna Nicchiarelli, “Notturno” di Gianfranco Rosi e “Le sorelle Macaluso” di Emma Dante – non sono stati considerati come forse meritavano. Tre opere molto diverse tra loro, ognuna con uno stile e un’identità ben definite e una propria voce forte, originale e autentica, come è stato ampiamente riconosciuto dalla critica italiana e internazionale”, rileva. “In particolare, dispiace che l’opera di Gianfranco Rosi, unica invitata eccezionalmente a partecipare ai maggiori festival internazionali – da Toronto a New York e Telluride, al London Film Festival, a quello di Tokio e Busan – accolta dal pubblico con 10 minuti di applausi, e quasi l’unanimità di consensi della critica e della stampa delle più prestigiose testate internazionali e italiane, non sia riuscita ad arrivare al cuore di questa giuria la cui composizione probabilmente non includeva tutte le diverse forme del cinema”. “Le nostre congratulazioni infine a Pierfrancesco Favino, un attore straordinario che è da sempre nei nostri cuori”, conclude Del Brocco.

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