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Zaccaria: “Corecom Campania primo in Italia, 3 milioni e mezzo restituiti ai cittadini”

ciambriello-ferrara-zaccariSi è tenuta stamane, 31 marzo, nella sede del Consiglio Regionale della Campania (al Centro direzionale di Napoli) una conferenza stampa di presentazione del consuntivo dell’attività Corecom Campania 2014. Il tavolo di discussione era composto da Nicola Zaccaria, Presidente del Corecom Campania, i consiglieri Francesco D’Ippolito e Davide Conte, il Presidente del Consiglio Regionale della Campania Pietro Foglia, la dottoressa Maria Pia Caruso, alla presenza anche del Direttore generale Rai di Napoli Francesco Pinto e del direttore della testata giornalistica Rai Campania Antonello Perillo.

A Zaccaria il compito di illustrare i punti focali del bilancio di un anno di attività, la cui stima è stata particolarmente favorevole soprattutto se si considera una delle attività svolte dal Corecom (Comitati Regionali Comunicazioni), con delega dall’Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni), cioè quella di fare da terzo conciliatore tra ente gestore del servizio di telecomunicazioni e utenti privati, cittadini che così hanno la possibilità di usufruire di un servizio gratuito: “Quest’anno – ha dichiarato Zaccaria – ci sono pervenute 15.328 richieste di conciliazione tra gestori telefonici e cittadini utenti o associazioni di consumatori (incremento del 30% dal 2013), con una percentuale di esito positivo del 72%, il che significa che abbiamo restituito ai cittadini circa 3 milioni e mezzo. Un primato italiano che vede la Campania prima e il Corecom Lazio secondo”. Un’incisività dal punto di vista economico che va certamente in controtendenza rispetto alla campagna diffamatoria dell’anno scorso quando diversi media misero in vetrina i Corecom definendoli “poltronifici”: “Basterebbero queste cifre – ha sostenuto Zaccaria – per far capire che i Corecom sono tutt’altro che inutili. Tra l’altro, si tratta di un servizio, questo, di cui ogni cittadino può usufruire con grande semplicità andando sul sito”.

Altro elemento da apprezzare sono i tempi di attesa abbreviati di molto se si pensa ai 90 giorni del 2013: nel 2014, si è aspettato – tra l’inoltro della domanda e il giorno di trattazione del tentativo di conciliazione – poco più di 70 giorni. Un “affrettarsi” che è stato percepito benevolmente dai cittadini tant’è che le periodiche rilevazioni di customer satisfaction hanno fatto registrare un 88%  di “molto soddisfatti” o “soddisfatti”.

“Il Corecom –  ha concluso il presidente Zaccaria – potrà ulteriormente ampliare il suo raggio di operatività, chiedendo all’Agcom le “seconde deleghe”. Sarà pertanto possibile, speriamo entro il 2105, con l’ausilio indispensabile del Consiglio regionale, passare anche alla fase della definizione delle controversie non risolte in fase di conciliazione, con ulteriori chiari vantaggi di funzionalità per gli utenti. E poi ancora gestire la tenuta del registro degli operatori della comunicazione (il Roc) ed eseguire il monitoraggio sulla operatività delle emittenti televisive della Campania”.

Durante la conferenza si è parlato anche di un’altra attività del Corecom Campania che ha conseguito nel 2014 risultati lusinghieri: quella dell’accesso radiotelevisivo. Ben 21 tra associazioni private e onlus hanno fatto domanda e hanno potuto accedere ai programmi che la rete 3 della Rai mette a disposizione sulla base di una convenzione stipulata con il Corecom. Sempre nel 2014, il Corecom Campania ha organizzato i messaggi autogestiti programmati presso le emittenti televisive private della regione in occasione della tornate elettorali amministrativa ed europea ed ha vigilato sul rispetto della par condicio. Infine ha curato, come ogni anno, la graduatoria fra tutte le emittenti televisive che ne avevano fatto richiesta (ben 52) finalizzata alla concessione dei contributi pubblici che lo Stato eroga attraverso il Ministero per lo Sviluppo economico.

A proposito della legge 103 del 1975, la riforma Rai che garantì disponibilità, all’interno della programmazione radiotelevisiva, di appositi spazi destinati a sindacati, confessioni religiose, movimenti e associazioni politiche, gruppi etnici e linguistici e altri gruppi di rilevanza sociale che ne facciano richiesta, è intervenuto D’Ippolito: “Ciò consente ad associazioni del terzo settore, del volontariato e altre, di poter far conoscere il proprio operato ad un livello altissimo quale quello offerto dalla Rai qui rappresentata da Francesco Pinto. In una regione dove le possibilità di lavoro sono basse questa attività rappresenta un piccolo tassello, un volano molto utile”.

Il Presidente del Consiglio Regionale Pietro Foglia ha, invece, prestato il suo intervento a una valorizzazione dell’importanza civile delle attività del Corecom: “I dati dimostrano che i beneficiari, oltre ad essere emittenti, editori e giornali online, sono soprattutto i cittadini che, invece di ricorrere ad altre autorità, possono rivolgersi al Corecom”.

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