I CROCIFISSI DELLA STORIA:DAI PROFUGHI ALLE VITTIME INNOCENTI

Il sangue di Bruxelles,non solo preghiere e dolore,cordoglio e biasimo per la cieca ed assurda violenza dei terroristi dell’Isis,accompagnerà tra oggi e domani,le scelte pastorali,la strategia ecclesiale e diplomatica di Papa Francesco. Oggi si farà protagonista di un gesto destinato a lasciare il segno e varcare i confini interreligiosi per raggiungere l’intera comunità musulmana.La messa del Giovedì Santo verrà celebrata in un centro per profughi a ridosso del raccordo anulare,a Castelnuovo di Porto,un paesino di ottomila anime,vicino Roma. Il Papa laverà i piedi a 12 profughi,per esprimere simbolicamente la vita di servizio e di dono di Gesù.A questa messa assisteranno i profughi,per la maggior parte musulmani,i volontari e il parroco.Non ci sarà nessun altro. E’ una scelta carica di simbolismo.Mai come ora che le barriere si innalzano,servono ponti,dialogo e messaggi di fratellanza.

Domani al Colosseo la Via Crucis per i crocifissi della storia. Sarà la Via Crucis dei “bambini schiavi”,di chi arriva in Europa sulle carrette di mare,degli “ebrei morti nei campi di sterminio”,delle donne “oggetto di sfruttamento e di violenza”,dei fanciulli “profanati nella loro intimità.”  ma anche dei milioni di profughi rifugiati e sfollati che fuggono disperatamente dall’orrore delle guerre e della fame,delle persecuzioni e delle dittature. Spazio anche alla perdita del lavoro e ai matrimoni falliti,ai critiani perseguitati e alle persone sole. I Corcifissi della storia. Sulla misericordia le meditazioni del cardinale Gualtiero Bassetti,arcivescovo di Perugia,alla presenza del Papa.

Il grido dei crocifissi di oggi è il grido di Cristo sulla Croce,il grido della disperazione che sfocia nella gioia delle resurrezione e della vittoria sulla morte. E di fronte a quella Croce ci domanderemo perchè i progetti omicidi si trasformano in realtà.

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