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Family Act: cos’è e perchè è tanto importante

Si chiama Family Act ed è un pacchetto di misure, presentato con un disegno di legge, che dovrebbe portare aiuto alle famiglie. Si va dall’assegno universale per i figli, come proposto anche dal piano Colao, ai contributi per le rette di asili e nidi (le strutture più in crisi a causa dell’emergenza coronavirus), passando per un congedo parentale più lungo e indennità integrativa per le mamme lavoratrici. Gli obiettivi dichiarati dal premier dopo il varo del testo in consiglio dei ministri sono il sostegno alla genitorialità, il contrasto della denatalità, l’aiuto alla conciliazione famiglia-lavoro.

Il Ddl delega il governo ad adottare entro il 30 novembre 2020 un decreto legislativo che istituisca l’assegno universale e riordini le misure di sostegno per le famiglie con figli a carico.

ASSEGNO UNIVERSALE
Secondo quanto riporta VanityFair,  tutti i nuclei familiari con uno o più figli ricevono un assegno familiare. La quota base, per ora non stabilita, è comune a tutti. Viene aggiunta una quota variabile in base a scaglioni calcolati con l’indicatore ISEE e all’età e al numero dei figli. Dovrebbe essere mensile, dal settimo mese di gravidanza, e potrebbe essere riconosciuto come credito fiscale. Vale fino alla maggiore età dei figli ed è maggiorato del 20% per ogni figlio oltre il primo. Aumenta se ci sono figli con disabilità. A i fini fiscali non concorre a formare il reddito complessivo e non conta per il calcolo del reddito che serve per il riconoscimento delle prestazioni di welfare.

INDENNITÀ INTEGRATIVA
Questa viene introdotta per le donne di solito costrette a lasciare il lavoro alla nascita di un figlio. È un’indennità integrativa del 30% della retribuzione per le madri lavoratrici erogata dall’Inps, per il periodo in cui rientrano al lavoro dopo il congedo obbligatorio. L’obiettivo è che le donne non debbano scegliere fra famiglia e lavoro.

Ci sono incentivi per i datori di lavoro che scelgono modalità di lavoro flessibili (il cosiddetto lavoro agile, a distanza o con orari facilitati, per chi ha figli sotto i 14 anni) e una modulazione graduale della retribuzione delle lavoratrici nei giorni in cui restano a casa per la malattia dei figli. Diventano deducibili le spese per le baby-sitter, in base all’Isee.

Viene riservata alle nuove aziende al femminile una quota del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese.

CONGEDO PARENTALE
C’è un periodo minimo non inferiore ai due mesi di congedo parentale non cedibile all’altro genitore per ciascun figlio. Per l’altro genitore arriva un periodo di congedo obbligatorio non inferiore a 10 giorni lavorativi nei primi mesi dalla nascita del figlio. Il diritto al congedo non è vincolato allo stato civile o di famiglia del genitore lavoratore. È previsto un permesso retribuito, di almeno 5 ore nell’arco di un anno scolastico per i colloqui con i professori dei figli.

NIDI
I servizi per l’infanzia, carenti in tutta Italia, devono essere incentivati. Il Family Act propone contributi che possono coprire anche l’intero ammontare delle rette degli asili nido, dei micronidi, delle sezioni primavera e delle scuole dell’infanzia.

SCUOLA
Sono state inserite anche detrazioni fiscali delle spese sostenute per l’acquisto di libri universitari per ogni figlio maggiorenne a carico, iscritto all’università. Si detraggono le spese per gli affitti dei fuorisede. Le detrazioni sono proposte anche per le spese sostenute relativamente alle gite scolastiche, all’iscrizione o abbonamento ad associazioni sportive e i corsi di lingua, arte e musica e anche per l’acquisto dei libri scolastici. Arrivano aiuti per i minori affetti da patologie fisiche e anche per quelli con una diagnosi di disturbo dell’apprendimento.

GIOVANI COPPIE
Sono inserite nel testo agevolazioni fiscali per l’affitto della prima casa per coppie con entrambi i soggetti di età non superiore a 35 anni.

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