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Lazio, casi Covid e l’indagine della Procura: cosa rischia il club

La situazione Coronavirus tiene banco ovunque e, per forza di cosa, anche nel mondo dello sport. In casa Lazio si sta aprendo una battaglia tra verdetti in bilico o rovesciati sui tamponi. Ci sono tre casi che fanno discutere, quelli che portano il nome di Immobile, Leiva e Strakosha. In poche parole: positivi per la Uefa, negativi per la Serie A. E così Inzaghi può contare sui tre giocatori in campionato, ma non per la Champions League. Un nodo che ha fatto scattare anche un’indagine della Procura Federale.

Lazio, casi Covid e l’indagine della Procura: cosa rischia il club

La Figc ha aperto un’indagine per valutare o meno se ci siano state violazioni del protocollo sportivo. Raccolti i referti dei tamponi acquisiti, testimonianze del presidente Lotito e del responsabile sanitario Ivo Pulcini. L’inchiesta va avanti, sul tavolo del giudice potrebbe essere punito il rischio per la salute e la volontà di alterare una partita (con giocatori positivi in campo e non messi in isolamento come previsto). La base è il giudizio sportivo, che recita“In caso di violazione, a carico della società responsabile si applicano, a seconda della sua gravità, le sanzioni di cui all’articolo 8 che vanno dall’ammenda, alla penalizzazione, alla retrocessione all’ultimo posto fino all’esclusione dal campionato. La gravità della violazione è valutata in funzione del rischio per la salute dei calciatori, degli staff, degli arbitri e di tutti gli addetti ai lavori esposti al contagio da Covid-19, nonché dell’accertata volontà di alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione”.

La posizione della Lazio

In una nota, la società biancoceleste ha cercato di fare il punto della situazione, evidenziando “possibili criticità in relazione ai risultati ottenuti dall’organizzazione europea e, in un clima di piena collaborazione e di tutela della salute dell’intero gruppo e della più ampia comunità”. Insomma, Lotito si sente tranquillo, nessuna violazione del protocollo. E poi la chiusura: “Resta fermo che qualsiasi decisione sul tema sarà condivisa con l’UEFA anche per il tramite della FIGC”. L’indagine andrà avanti.

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