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NAPOLI MOVIDA DI CHIAIA, PARLA IL TITOLARE DI UN BAR: «VOGLIAMO CHE LE REGOLE SIANO RISPETTATE»

La movida napoletana, nello specifico quella del Quartiere Chiaia, è al centro da qualche tempo dell’attenzione mediatica. Gli ultimi episodi di criminalità nella zona hanno acuito l’esasperazione dei residenti. Residenti che lamentano di essere prigionieri di una movida selvaggia, a causa dell’enorme affluenza di giovani che popola quelle strade, soprattutto nel week end. Residenti che chiedono di far rispettare le regole per normalizzare la situazione. Stesso discorso, sebbene con meno ridondanza mediatica, lo fanno alcuni proprietari di bar e di attività di ristorazione che si sono riuniti nel Comitato Civico Bisignano, che però non raggruppa tutti gli esercenti della zona, proprio per creare un sistema di autoregolamentazione e per trovare assieme un accordo con le associazioni dei residenti.

L’intervista a Rodrigo Esposito, membro del Comitato Civico Bisignano.

Quali sono le azioni concrete che il vostro Comitato è pronto ad attuare per risolvere questa situazione della “movida selvaggia”?

«Noi come prima cosa vogliamo trovare un accordo con il Comitato dei residenti, che giustamente hanno problemi durante la notte, schiamazzi, brutta gente che purtroppo inevitabilmente arriva nelle zone ad alta frequentazione, problemi di viabilità per l’enorme folla. Il nostro Comitato è a conoscenza e comprende perfettamente il disagio dei residenti, questo è il motivo per cui si deve trovare al più presto un accordo, una situazione del genere è un danno anche per noi. Noi e i residenti abbiamo un male comune, per questo vogliamo cooperare con loro per il rispetto delle regole».

Quali sarebbero, quindi, queste regole?

«Noi come Comitato vorremmo una maggiore vigilanza, un’altra pattuglia di polizia che ferma nello spiazzo tra Vicoletto Belledonne e Via Bisignano, impedirebbe il passaggio selvaggio dei motorini, deve essere un imperativo evitare assolutamente di servire alcolici ai minori, saremmo noi i primi a denunciare, come Comitato, chi farà bere i minori. Come Comitato ci impegniamo a rispettare i limiti imposti dalla legge per la musica, a garantire la pulizia della strada, a chiudere tutti allo stesso orario. Siamo pronti ad autoregolarci e a far sì che tutti rispettino le regole».

C’è chi chiede di aumentare il controllo, installando telecamere per strada, il vostro Comitato sarebbe a favore?

«Assolutamente sì, deve essere chiaro che noi siamo a favore della legalità e un sistema di telecamere nella zona, tutelerebbe anche noi».

Come rispondete ai residenti che chiedono la chiusura dei bar della zona?

«Non è questa la soluzione, noi ci siamo impegnati con il progetto“Adottiamo Via Bisginano” a rendere l’intera zona più vivibile, vogliamo creare un arredo urbano che sia uniforme per tutti noi, utilizzare lanterne che abbiano lo stesso tipo di luce, installare fioriere, insomma rendere la zona ancora più bella, non mi sembra che il nostro interesse sia quello di rovinare il quartiere, chiudere non servirebbe».

Voi e i cittadini, dunque, sembra che chiediate la stessa cosa?

«Sì, è nell’interesse di tutti che ci sia un controllo maggiore, ramificato dell’intera zona, da parte delle forze dell’ordine. Noi proprietari di bar o di attività di ristorazione siamo i primi a volere che la zona dove lavoriamo sia sicura, siamo i primi a volere che non ci siano motorini che sfrecciano da una parte all’altra, che non ci siano risse. Vogliamo che le regole siano rispettate. Speriamo di chiarirlo con la conferenza stampa che terremo oggi alle 12,00 in un bar di Via Bisignano, per sottolineare la nostra posizione».

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