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PELUSO (M5S): “DE LUCA CAPOBASTONE, CIARAMBINO CITTADINA QUALUNQUE”

Trenta seggi per le liste in appoggio a De Luca, undici per quelle che sostengono Caldoro e 7 per il Movimento Cinque Stelle che racimola ben 387.327 voti (17,01%). A Napoli la Ciarambino ha raggiunto le 24.642 preferenze. Questi i numeri del post elezioni regionali in Campania che hanno visto un’impennata del Movimento Cinque Stelle rispetto alle elezioni del 2010; un dato su cui ha riflettuto Samuele Ciambriello, durante la trasmissione “Dentro i fatti” a Radio Club 91, insieme all’ospite pentastellato Mariano Peluso, consigliere della Municipalità Vomero-Arenella di Napoli per il Movimento Cinque Stelle. Luciano Crolla tweetta: “Leggende: il M5S in Campania ha ottenuto un grande successo. 17 %. Terzo partito”. Ironia a parte, i risultati della Ciarambino e del movimento non sono per niente da sottovalutare, tra i comuni della provincia di Napoli, ad esempio, il Movimento svetta sugli altri partiti a Portici e Pomigliano D’Arco. Aspetto centrale su cui riflettere – e su cui si sofferma anche Peluso – è certamente la modalità differente di combattimento: se gli uni si fanno capitanare dal nome già noto, il bomber salernitano, il “capobastone” Vincenzo De Luca, gli altri si affidano a un “cittadina qualunque”, Valeria Ciarambino; le strategia sono agli antipodi: i primi accorpano più partiti, più liste, e fanno salire sulla macchina da guerra anche e soprattutto quegli uomini in grado di portare tantissimi voti; i secondi si affidano ai temi, alle proposte messe in campo, sia perché sono una realtà giovanissima e quindi non hanno chissà quale tradizione politica su cui fondarsi, sia perché nascono proprio in opposizione alle vecchie dinamiche. A proposito di uomini dai grandi voti, Armando Cesaro ha raggiunto le 22.312 preferenze a Napoli, numeri incredibili che sono stati citati dallo stesso Peluso con accento assolutamente critico e dispregiativo: “Se il figlio dell’autista di Raffaele Cutolo prende più voti di tutti è chiaro che la Campania ha ancora un’altra faccia”.

Voi esultate perché il Movimento Cinque Stelle rispetto a 5 anni fa passa dall’1,05 al 17,64%. Come commenti questi dati?

C’è stata una bella campagna elettorale, dalle europee alle regionali. Siamo cresciuti e i cittadini stanno iniziando a capire, e i cittadini coscienti sono più pericolosi (in senso positivo) della magistratura”.

Il voto però ha evidenziato una forte percentuale di astensionisti. Certo, si è votato in un solo giorno, ma i numeri sono comunque allarmanti. Perché continua a starci questa disaffezione verso la politica?

“La disaffezione verso la politica la vediamo anche all’interno dei quartieri. Le Municipalità sono vuote. I consigli sono pari a riunioni di condominio. La gente non si fida più della politica. Sono ancora legati a una figura leader, vedi De Luca. Noi abbiamo proposto Valeria Ciarambino come persona qualunque, non aveva un nome, non abbiamo messo il capobastone davanti per prendere voti e, nonostante questo, abbiamo raggiunto risultati incredibili. Nella mia città siamo il primo partito e nella mia municipalità abbiamo sfiorato il 30%”.

Leggo una dichiarazione di Luigi Di Maio: “Siamo grandi, grandi, grandi, riusciamo a battere i democratici in 4 regioni”. Sempre questo antagonismo con il Partito Democratico o vale per tutti i partiti?

Non l’abbiamo mai vissuto l’antagonismo. Noi siamo una forza che cresce in relazione al fatto che andiamo avanti sui temi e se sui temi ci sono accordi con loro bene, altrimenti andiamo avanti. Giusto per fare un esempio, oggi abbiamo una legge sui reati ambientali che ci consente di mandare in carcere (fino ai 18 anni) chi commette reati ambientali, prima se la cavavano con un’ammenda. Questo vuol dire che una forza d’opposizione che non ha fatto alleanze è andata in Parlamento, ha fatto proposte, queste proposte è riuscita a farla diventare trasversale e alla fine è riuscita ad ottenere un importantissimo risultato”.

Da 39.000 voti di Roberto Fico ai 380.000 di Valeria Ciarambino. Avete avuto questo consenso. Come lo farete fruttare?

Noi siamo pronti da mesi a questa entrata in Regione Campania. Però, volevo condividere con te un aspetto che credo sia molto angosciante: sapete chi è il più votato in Campania? Armando Cesaro, il figlio di Luigi, autista di Raffaele Cutolo, il boss della nuova camorra organizzata di Ottaviano. Questo signore ha preso più voti di tutti, senza mai andare in Tv, senza mai uscire sui giornali, che significa? Che la Campania ha ancora un’altra faccia”.

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