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Gallette de Rois: il dolce della befana della tradizione francese

Per il giorno dell’Epifania in Francia si prepara ogni anno la Galette de Rois’’ in onore dei re magi.

E’ impossibile passeggiare per Parigi il 6 Gennaio e non notare nelle boulangerie torte dorate a cui viene abbinata una corona di cartone.

Della ‘’Galette de Rois’’ esistono molte ricette che variano tra il Nord e il Sud della Francia. Si va dalla versione ‘’classica’’ a base di pasta sfoglia, farcita tradizionalmente con frangipane o preparata anche con crema di mandorle, marmellata, cioccolato,  frutta,  salsa alle mele, a quella preparata nel Sud della Francia con  pasta brioche guarnita con granella di zucchero e canditi colorati.

LE ORIGINI DELLA GALETTE  DES  ROIS

Intorno all’anno 1000, in Francia, Olanda e Belgio si diffuse un dolce che gli antichi romani consumavano durante i Saturnali, la festa in onore del Dio Saturno che si celebrava tra il 17 e il 23 Dicembre. Con l’avvento del Cristianesimo è entrato a far parte dei dolci legati alle festività cattoliche e viene consumato nel giorno dell’Epifania per rappresentare l’incontro tra i Re Magi e Gesù Bambino.

Durante la Rivoluzione Francese, il dolce prese il nome di “Gateau  de Egalitè”.

Soprattutto in Francia e negli altri paesi francofoni la Galetteviene consumata durante il giorno dell’Epifania ma esistono anche varianti Portoghesi come il “Bolo Rei” o Americane come il “King Cake”.

Una volta veniva preparata in casa e mangiata senza aggiunte o spalmata di confettura mentre le famiglie più ricche la farcivano con crema di frangipane a base di mandorle.

FAVOFILIA: IN FRANCIA UNA VERA PASSIONE

L’ingrediente più curioso della Galette  de Rois  è una “feve’’ ,una fava simbolo di fecondità, che veniva  nascosta nell’impasto. Chi riceveva la fetta che lo conteneva diventava “re della giornata’’ con il privilegio di indossare la corona solitamente venduta assieme alla torta.

La tradizione prevede inoltre che spetti al più anziano dei commensali tagliare la torta a fette mentre il più giovane vada sotto il tavolo per non vedere e decidere a chi assegnare le fette, così colui che le taglia non possa barare. La tradizione vuole che il dolce venga presentato in tavola sormontato da una corona dorata.

A seconda del numero dei commensali si lascia una fetta in più chiamata “fetta del buon Dio’’ in ricordo dell’usanza secondo cui i poveri, bussando alla porta, avrebbero trovato da mangiare durante l’Epifania. Alle fave sono poi state sostituite piccole statuine, piccoli oggetti realizzati in metallo porcellana o plastica e il loro collezionismo rappresenta in Francia una vera passione chiamata ‘’favofilia’’.

IN ITALIA LA VERSIONE DELLA GALETTE DE ROIS

In Piemonte per l’Epifania viene preparata una galletta a forma di margherita che nasconde, anch’essa,  la sorpresa. In due petali vengono nascosti una fava nera e una bianca. Chi trova la bianca deve pagare la focaccia,  chi trova la nera il vino.

 

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