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Spaghetti e maccheroni: le sai davvero tutte sulla pasta?

Che siano spaghetti, fusilli maccheroni, la pasta è del DNA degli italiani e, a torto o a ragione, è insieme con la pizza uno degli elementi che gli stranieri associano immediatamente al nostro Paese.  La pasta è un piatto amatissimo anche all’estero, tanto che ogni anno il 25 ottobre in tutto il mondo si celebra il World Pasta Day, una speciale giornata dedicata a questo cibo gustosissimo e alle ricette che lo hanno come protagonista.

LA GIORNATA – Il World Pasta Day è stato istituito nel 1995, in occasione della riunione del World Pasta Congress, riunitosi, appunto, il 25 ottobre riporta Tgcom24. In quella occasione gli esperti di nutrizione di tutto il mondo concordarono sul valore di questo alimento e decisero di promuoverne il consumo, riconoscendone nello stesso tempo il retaggio culturale oltre che gastronomico.  A rendere più significativa l’edizione di quest’anno, la ventiduesima dal momento della sua istituzione, concorre anche il fatto che nel 2020 cade il decimo anniversario del riconoscimento della dieta mediterranea come Patrimonio Immateriale dell’Umanità Unesco: come è noto, la pasta è uno dei piatti base di questo regime alimentare.

LA PASTA IN LOCKDOWN – La cucina è stata una delle poche consolazioni a nostra disposizione durante le difficili settimane del lockdown a causa dell’epidemia di Covis-19. In effetti, un’indagine internazionale, commissionata a Doxa da Unione Italiana Food e agenzia ICE (Istituto Nazionale per il Commercio Estero) e realizzata su un campione di 5mila persone tra Italia, Francia, Germania, Inghilterra e USA, rivela che durante la serrata da coronavirus una persona su quattro ha aumentato il proprio consumo di pasta. All’estero il consumo pro-capite si attesta normalmente sui 9 kg all’anno negli USA, 8 in Francia e Germania e 3,5 nel Regno Unito. In Italia i numeri sono molto maggiori, con 23,5 chilogrammi di pasta pro-capite all’anno. Il 98 per cento dei nostri connazionali ha dichiarato inoltre di mangiare pasta almeno una volta a settimana.

I FORMATI PREFERITI – Secondo un’indagine realizzata da Deliveroo, la piattaforma dell’online food delivery, nel 2020 sono stati consegnati a domicilio 4mila chilometri di spaghetti, pari alla distanza tra Milano e Londra. Le cinque città italiane che ordinano più pasta a domicilio sono nell’ordine Milano, Roma, Cagliari, Firenze e Bologna. Il formato più gettonato è dunque il classico spaghetto, ma vanno forte anche ravioli, lasagne, tagliatelle e penne. 

LE SAI TUTTE? – Ecco infine qualche curiosità legata al mondo della pasta: divertiamoci a scoprire quanto ne sappiamo in proposito.
– Chi ha inventato gli spaghetti? – La paternità degli spaghetti è contesa tra i cinesi e i siciliani: oggi si pensa che la tradizione si sia sviluppata parallelamente nei due popoli. È invece quasi certo che a portare in Sicilia la consuetudine di cucinare pasta secca siano stati gli Arabi
– La pasta più antica – Uno tra i primi formati a diffondersi è stata la lagana (lasagna), a base di pasta fresca fritta in olio d’oliva, nota già nel mondo della Roma antica.
– La pasta al pomodoro – Entra nei primi ricettari alla fine del Seicento: il pomodoro viene importato dalle Americhe, ma per molto tempo è usato solo come pianta ornamentale. La salsa viene usata dapprima con le carni: il suo “incontro” con la pasta sembra risalire al 1807, nella ricetta di Francesco Leonardi “Maccaroni alla Napolitana”.
– Primo street food – I primi piatti di pasta al pomodoro vengono venduti a basso prezzo per le strade di Napoli come un vero cibo di strada, con i maccheroni proposti su pezzi di carta e mangiati con le mani.  La pasta al pomodoro diventerà un cibo più elegante solo dopo l’invenzione della forchetta a quattro rebbi.
– Gli haters della pasta – Non tutti nella storia hanno amato la pasta. Ad esempio, il filosofo tedesco Arthur Schopenhauer la definì “l’alimentazione dei rassegnati”; il poeta futurista Filippo Tommaso Marinetti accusò la pasta di uccidere l’animo nobile, virile e guerriero degli italiani (ma poi fu sorpreso e fotografato mentre si godeva una bella spaghettata).
 – Si scrive pastasciutta o pasta asciutta? – Entrambe le grafie sono ammesse e corrette.

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